Master in diritto amministrativo: l’ideale per lavorare nel pubblico impiego

Il Master in diritto amministrativo (Mida) offre ai neolaureati la possibilità di incrementare le loro conoscenze e di sapere a fondo quali sono le dinamiche che governano le Pubbliche Amministrazioni. Grazie a questo Master gli studenti possono partecipare a concorsi indetti dalla P.A. dove le prove sono basate essenzialmente proprio sul diritto amministrativo, mentre le persone che sono già impiegate dello Stato hanno l’occasione di partecipare e vincere più facilmente concorsi per le progressioni di carriera.

La durata del Master, messo a disposizione dall’Università La Sapienza di Roma, è annuale e prevede il conseguimento di 60 crediti formativi. Si può essere ammessi a seguito di una valutazione per titoli e l’analisi di una lettera motivazionale.

Master in diritto amministrativo: come è articolato

Il Master Mida è strutturato in moduli didattici che prevedono lezioni frontali tenute da docenti professionisti e altamente qualificati. A conclusione di ogni modulo lo studente è tenuto a sostenere delle prove scritte o orali per valutare il livello di preparazione. L’esame finale consiste nella preparazione e discussione della tesina su uno degli argomenti trattati nel corso del Master.

In particolare vengono affrontati diversi temi tra cui:

  • Fonti del diritto;
  • Atti amministrativi;
  • Principi;
  • Pubblico Impiego;
  • Enti locali;
  • Processo amministrativo.

Si tratta di argomenti di grande rilevanza. Pensiamo al pubblico impiego , un topic che si deve necessariamente conoscere se si intende lavorare nel settore pubblico. Qui  infatti si parla di:

  • Evoluzione storica;
  • Legge sul pubblico impiego;
  • Contrattazione collettiva e individuale;
  • Responsabilità dei dipendenti e del dirigente;
  • Procedimenti e sanzioni disciplinari;
  • Obblighi del dipendente.

Diritto e processo amministrativo

diritto processuale amministrativo: foto libro

Il diritto processuale amministrativo si impone come una delle materie principali del Master. Questo studia in particolare le leggi che regolano appunto il processo amministrativo che rappresenta quello strumento di tutela al quale un soggetto può ricorrere nel caso di lesione di un proprio interesse legittimo.

Tale processo si svolge in base a diverse fasi, coinvolge determinati soggetti e si risolve con una sentenza. Tra gli organi competenti ci sono:

  • Il Tribunale Amministrativo Regionale;
  • Il Consiglio di Stato quale organo di appello;
  • La Corte dei Conti come giudice amministrativo speciale.

Il ruolo dell’Associazione Avvocati Amministrativisti

Il Master forma inoltre coloro che intendono essere avviati alla carriera professionale di avvocato amministrativista che assiste le imprese e le pubbliche amministrazioni per la risoluzione di pratiche legali.

In tale contesto assume un ruolo importante l’Associazione degli Avvocati Amministrativisti che riunisce un gruppo di avvocati ed è dedita alla ricerca sul diritto amministrativo.

Chiunque eserciti la professione di avvocato nel settore amministrativo può chiedere di essere ammesso come socio compilando un apposito modulo presente all’interno del sito della società.

Master in diritto amministrativo: procedura di iscrizione

Per iscriversi al Master occorre effettuare la registrazione sul sito dedicato al Mida Portale dello Studente. In seguito sarà quindi possibile fare accesso con le credenziali personali assegnate e inoltrare la domanda di ammissione alla quale dovranno essere allegati il Curriculum Vitae e la copia del documento di  identità.

Coloro risultati idonei verranno ricontattati e invitati a perfezionare le pratiche per l’iscrizione.

Ordine degli avvocati di Roma: come iscriversi

Iscriversi all’Ordine degli avvocati di Roma non è affatto semplice come potrebbe sembrare. Chi sogna di diventare avvocato non può certo diventarlo da un giorno all’altro. Prima di tutto occorre aver conseguito una laurea in Giurisprudenza o Scienze Giuridiche che deve essere certificata mediante apposita documentazione.

Successivamente il laureato dovrà iniziare un tirocinio presso uno studio legale della durata complessiva di 18 mesi. Il praticantato richiede l’iscrizione nell’Ordine dei praticanti e durante questo l’aspirante avvocato può comunque svolgere altre attività lavorative nei limiti di legge.

Nei 18 mesi è inoltre necessario partecipare ai corsi di aggiornamento. Al termine del primo anno di formazione è possibile infine iscriversi al Registro dei Praticanti.

Ordine degli avvocati di Roma: l’esame di abilitazione

Dopo il praticantato è la volta dell’esame di abilitazione. Per superarlo occorre studiare materie come diritto:

  • Penale;
  • Privato;
  • Amministrativo.

Le prove sono quattro di cui tre scritte consistenti nella redazione di pareri legali e di un atto giudiziario. La prova orale è invece incentrata sulla discussione dello scritto e su alcune domande formulate in relazione alle materie giuridiche scelte dal candidato.

Una volta superato l’esame è possibile procedere con l’iscrizione all’Ordine di Roma.

La compilazione del modulo e il giuramento

avvocato documenti iscrizione alboAndando sul sito dedicato ed entrando nella sezione specifica è possibile reperire un modulo da compilare e inviare per la richiesta di iscrizione.

Al modulo vanno allegati tra l’altro:

  • Foto tessera personale;
  • Copia del documento di identità;
  • Certificato di superamento dell’esame di abilitazione professionale;
  • Ricevuta del versamento della tassa di iscrizione.

 

Contestualmente all’iscrizione all’Albo è richiesta anche l’iscrizione alla Cassa Forense obbligatoriamente.

Il neo avvocato prima di prendere effettivamente servizio è tenuto a prestare giuramento durante un’apposita cerimonia presso il Tribunale di appartenenza.

Un percorso professionale lungo ma possibile

Intraprendere la carriera di avvocato è dunque tutt’altro che facile. Bisogna avere molta pazienza e determinazione. Purtroppo, visti i tempi estremamente lunghi, molti giovani decidono di abbandonare il loro sogno di diventare avvocati e di lavorare in altri settori.

Un vero peccato dato che si tratta spesso di ragazzi e ragazze che si sono laureati in Giurisprudenza o Scienze Giuridiche anche con voti brillanti.

Bisogna provare ad andare a fondo, a non arrendersi subito. Occorre proseguire nel tirocinio nonostante i ritmi di lavoro serrati richiesti e che non sono ripagati dal punto di vista economico.

Ordine degli avvocati di Roma: il sito

Online sul sito dell’Ordine è possibile visionare informazioni utili per l’iscrizione.

Inoltre navigando tra le pagine e registrandosi con username e password diventa davvero semplice gestire pratiche direttamente da remoto come:

  • Richiesta di gratuito patrocinio;
  • Consultazione della biblioteca giuridica;
  • Servizi telematici.

Disponibile una sezione specifica che consente di richiedere in modalità telematica la PEC Ordine avvocati Roma. 

La PEC è la casella di posta elettronica certificata. Attraverso la PEC gli avvocati possono gestire email con lo stesso valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Questa si attiva in automatico dopo circa 24 ore a seguito della richiesta. E’ possibile installarla sul proprio Outlook seguendo le istruzioni riportate all’interno del portale stesso.

Corso di laurea in scienze giuridiche: quali sbocchi professionali?

Il corso di laurea in scienze giuridiche è l’ideale per chi intende lavorare e fare carriera in ambito giuridico. La struttura del corso è molto articolata e permette di avere una conoscenza ampia di tutte le principali materie relative al diritto. In altre parole questo prepara figure professionali altamente competenti e capaci di essere impiegate in diversi contesti lavorativi.

A differenza di altri corsi di laurea come giurisprudenza, le scienze dei servizi giuridici sono incentrate però non solo sulle norme di legge ma anche su aspetti politico – istituzionali. Si studia come funzionano le istituzioni, le logiche che governano gli enti pubblici, la consulenza del lavoro.

Corso di laurea in scienze giuridiche: i settori dove trovare lavoro

I laureati in scienze giuridiche hanno l’opportunità di essere assunti, oltre che nel settore prettamente giuridico, come:

  • Dipendenti di una Pubblica Amministrazione;
  • Segretari amministrativi;
  • Tecnici della gestione finanziaria;
  • Addetti al recupero crediti;
  • Agenti assicurativi;
  • Tecnici bancari;
  • Tecnici dei servizi giudiziari;
  • Periti immobiliari.

Questo corso da’ inoltre il libero accesso ai concorsi pubblici quando sia richiesto il possesso di una laurea in giurisprudenza, scienze giuridiche o equipollenti.

I dati sull’occupazione affermano che un’alta percentuale di laureati in ambito giuridico ha maggiori possibilità di partecipare e vincere un concorso per lavorare nel pubblico impiego.

Servizi giuridici per l’impresa

servizi giuridici per l'impresa

In riferimento a tale settore assume poi rilevanza il corso specifico di alta formazione per lavorare come operatore giuridico d’impresa. Questa figura lavora in qualità di consulente legale per una determinata impresa guidando la stessa nelle scelte politiche e nella valutazione delle conseguenze legali.

Il giurista d’impresa rappresenta ad oggi un punto di riferimento estremamente importante per le aziende perché sempre più spesso queste si ritrovano a dover fare i conti con questioni legali di una certa rilevanza.

Tra gli altri corsi di alta formazione messi a disposizione dall’Università La Sapienza di Roma rientrano quello di:

  • Preparazione alla professione di avvocato;
  • Diritto romano;
  • Diritti fondamentali in Europa;
  • Regolamentazione del mercato in lingua inglese.

I master

Il dipartimento di scienze giuridiche propone ai propri studenti anche alcuni master per il perfezionamento didattico post laurea. Questi permettono di approfondire determinati argomenti di studio. Aiutano ad aumentare le probabilità di trovare un impiego in un settore specifico.

Sono attivi i master in diritto:

  • Dell’ambiente;
  • Del lavoro;
  • Tributario;
  • Amministrativo.

Chi vuole proseguire nella carriera universitaria può scegliere un dottorato di ricerca e farsi affiancare da un docente per la realizzazione dei lavori.

Corso di laurea in scienze giuridiche: le materie

Il piano di studio comprende materie diverse e davvero interessanti, talvolta comprensive anche di momenti di pratica. Gli studenti infatti vengono stimolati a lavorare in gruppo. Producono tesine, ricerche, simulazioni di lavori. Hanno così l’occasione di scoprire l’importanza del lavoro di gruppo e di mettersi alla prova nell’individuare prontamente soluzioni davanti a un certo problema.

Le materie che generalmente vengono affrontate e per le quali gli studenti devono sostenere il relativo esame ci sono:

  • Ragioneria;
  • Diritto costituzionale;
  • Economia politica;
  • Diritto del lavoro;
  • Istituzioni di diritto commerciale;
  • Diritto privato;
  • Diritto penale;
  • Informatica giuridica.

Giurisprudenza francese: l’offerta formativa

Scegliere un corso di laurea in giurisprudenza francese significa avere l’occasione di formarsi nel settore giuridico con un focus sulla lingua francese. Ciò permette di apprendere il diritto francese e di avere quindi maggiori probabilità di trovare lavoro anche all’estero. In una società dove spesso si fatica a reperire un impiego stabile è davvero importante cercare nuovi sbocchi scegliendo un percorso formativo incentrato sulla lingua giuridica.

Giurisprudenza è ad oggi una delle facoltà più scelte dagli studenti che desiderano intraprendere la carriera di avvocato o lavorare nella magistratura. Accanto a questo corso si è scelto di affiancare un corso più specifico dove si impara la terminologia giuridica francese e si ha la possibilità di mettere a confronto il sistema italiano con quello vigente in Francia.

Giurisprudenza francese: le materie oggetto di studio

Tra le materie che vengono affrontate e per le quali è richiesto allo studente il superamento di un esame ai fini dell’ottenimento dei crediti formativi rientrano:

  • Istituzioni di diritto privato;
  • Istituzioni di diritto pubblico;
  • Diritto romano;
  • Diritto civile;
  • Scienza delle finanze;
  • Penale;
  • Diritto costituzionale;
  • Diritto dell’Unione Europea.

Il diritto francese

diritto franceseIl francese è attualmente una delle lingue più diffuse, dopo l’inglese. Studiare il diritto francese è una vera e propria opportunità, si stima infatti che chi ha una padronanza del diritto in francese possa poi trovare subito dopo la laurea un lavoro in linea con il percorso di studi.

Tuttavia per essere impiegato in questo ambito non basta la semplice conoscenza scolastica della lingua. A scuola si impara la grammatica base ma non si imparano di certo i termini più specifici che vengono utilizzati nella giurisprudenza in Francia.

Per rendere l’apprendimento ancora migliore, talvolta sono professori madrelingua a tenere le lezioni. In questo modo lo studente è più incline ad imparare velocemente e senza troppo stress.

Le occasioni all’estero

Optare per una facoltà come questa aiuta anche a reperire un impiego stabile e ben retribuito all’estero. Regolarmente vengono emessi dei bandi che permettono di fare un’esperienza in un’altra città nel settore giuridico. Qui va da sé che la conoscenza di almeno due lingue è essenziale.

Fare un’esperienza di lavoro al di fuori del proprio Paese di origine è importante e non è detto che tale esperienza debba necessariamente trasformarsi in un trasferimento a tempo indeterminato.

Sono diversi i casi di ragazzi che dopo alcuni mesi passati fuori decidono di tornare in Italia con un bagaglio di esperienze molto ricco, un bagaglio che permetterà certamente di trovare un lavoro stabile anche in terra nostrana.

Giurisprudenza francese: cresce il numero di iscritti

All’interno del corso di laurea giurisprudenza istituito presso La Sapienza di Roma si nota negli ultimi tempi un aumento del numero di iscritti. Ciò significa che i giovani, ma anche meno giovani, hanno cominciato a puntare su canali di studio diversi, per trovare migliori e più ampi sbocchi professionali.

L’alto livello del corso è merito di un corpo docente estremamente preparato nel diritto francese e che sa come insegnare perfettamente il sistema deontologico francese e di un gruppo amministrativo davvero funzionale.